giovedì 6 febbraio 2014

Ernia Discale: Tipologie, segni e sintomi

L’ernia discale può essere data da una sporgenza circoscritta del disco o una fuoriuscita parziale o totale del nucleo polposo fuori dai limiti del disco. Essa si verifica in un disco più o meno degenerato e fessurato e le incidenze di sviluppo sono comprese per lo più tra 30 e 50 anni.
Si distinguono tre tipi di ernia:
-Contenuta
-Espulsa
-Migrata




L’ernia contenuta è la forma più frequente. Il nucleo polposo si incunea nelle fessurazioni dell’anello fibroso e giunge a contatto della porzione più esterna di esso, ma non la perfora.
Nell’ernia espulsa il tessuto erniato fuoriesce parzialmente o completamente dai limiti del disco, ma non migra a distanza da esso, nel canale vertebrale. Si verifica quando le fessurazioni sono presenti anche nella porzione più periferica dell’anello fibroso.
L’ernia migrata è quella in cui il frammento espulso si distacca completamente dal disco e migra a distanza da esso. Il frammento può migrare nel canale spinale verso l’alto o verso il basso rispetto al disco o nel forame intervertebrale.
L’ernia, in base alla zona di sviluppo, sarà di tipo:
-Mediana: si sviluppa nella porzione centrale del disco.
-Postero-laterale: si sviluppa nella porzione laterale della faccia posteriore del disco.
-Intraforaminale: occupa la regione del forame intervertebrale.

Un’ernia discale lombare è una condizione patologica che causa una compressione di una o più radici che decorrono nel canale spinale lombare.
I dischi più spesso interessati sono L4-L5 (penultimo), L5-S1 (ultimo) e, meno frequentemente L3-L4 (terzultimo). La maggiore frequenza delle ernie negli ultimi due dischi è probabilmente dovuta alla maggiore frequenza con cui essi degenerano. L’ernia può essere di qualsiasi tipo: contenuta, espulsa o migrata. Le ernie più comuni sono quelle contenute od espulse, situate in sede postero-laterale. Esse comprimono solo o essenzialmente la radice che emerge dal sacco durale a livello del disco intervertebrale interessato.

Sintomi e segni clinici comuni
Le ernie L4-L5 e L5-S1 determinano, di solito lombosciatagia o solo sciatalgia (dolore all’arto inferiore sulla zona posteriore o laterale). L’ernia L3-L4 determina lombocruralgia o solo cruralgia (dolore nella regione anteriore dell’arto).
Una lombocruralgia può essere causata anche da un’ernia intraforaminale L4-L5, un'ernia contenuta o espulsa determina di solito anche lombalgia, invece un’ernia migrata causa generalmente solo dolore radicolare.
Vi può essere scoliosi antalgica (inclinazione della colonna lombare verso un lato), riduzione della flessione in avanti del tronco per dolore alla colonna o all’arto inferiore e positività delle manovre cliniche di stiramento delle radici nervose lombari all’esame obiettivo.

Sintomi e segni clinici specifici
  • Ernia L4-L5.
Un’ernia postero-laterale comprime la radice L5. Il dolore e i disturbi della sensibilità cutanea (addormentamento, formicolio) sono localizzati nella regione posteriore della coscia e laterale della gamba e, talvolta, anche nella parte interna del dorso del piede e all’alluce. In fase di deficit, vi è ridotta forza di estensione dell’alluce e, meno frequentemente, di flessione dorsale contrastata del piede. In presenza di un grave deficit muscolare, il paziente può avere difficoltà a deambulare per ridotta capacità o incapacità a flettere dorsalmente il piede (piede cadente). Vi può essere minore sensibilità sulla porzione interna del dorso del piede e sull’alluce.
  • Ernia L5-S1.
Un’ernia postero-laterale comprime la radice S1. Il dolore e i disturbi sensitivi sono localizzati nella regione posteriore della coscia e della gamba, o anche nella regione laterale del dorso del piede e pianta del piede. La S1 determina il riflesso del tendine di Achille. Nelle sindromi deficitarie, vi può essere ridotta capacità o incapacità a sollevarsi sulla punta del piede del lato affetto. Il riflesso achilleo può essere ridotto o assente e in questo caso la sensibilità cutanea è ridotta sulla faccia laterale del dorso del piede.
  • Ernia L3-L4.
Un’ernia postero-laterale comprime la radice L4, che innerva la cute della faccia anteriore della coscia e della faccia interna della gamba. Il paziente lamenta dolore cruralgico (coscia anteriore) che aumenta nella flessione del ginocchio in posizione prona ed eventuale ipoestesia nella faccia interna della gamba. Nelle compressioni radicolari molto marcate vi può essere riduzione della forza di estensione del ginocchio (cedimento del ginocchio) per ridotta forza del quadricipite. Il riflesso rotuleo può essere ridotto o assente. Vi può essere minore sensibilità sulla faccia interna della gamba.
  • Ernia intraforaminale L4-L5.
È l’ernia intraforaminale più comune. Essa comprime la radice L4 quando fuoriesce dal canale vertebrale attraverso il forame intervertebrale L4-L5. Il quadro clinico è uguale a quello prodotto da un’ernia postero-laterale L3-L4.

La diagnosi strumentale si effettua di solito con la risonanza magnetica (RM) del rachide lombare. Anche la TAC può essere, in alcuni casi, sufficiente. L’elettromiografia (EMG) può essere utile per documentare un deficit muscolare od escludere altre patologie neurologiche.